sabato, dicembre 25, 2010

Merry Christmas, folks!





Buon Natale a tutti!


Alla prossima
Faust VIII

giovedì, ottobre 28, 2010

MPD Psycho

E allora eccoci con le recensioni a tema horror (anche se questa non ha a che fare con mostri tradizionali), fino ad Halloween.

Il detective della polizia Yosuke Kobayashi sta lavorando al caso di un serial killer che uccide e mutila orribilmente le sue vittime tagliandone gli arti. Intervistato da un canale tv, viene visto dall'assassino, che dice di riconoscere in lui qualcosa. Il killer prende così di mira la ragazza del poliziotto, che muore. Yosuke, sconvolto, lo cerca da solo e quando lo trova, succede qualcosa di strano: un'altra personalità emerge, una coscienza psicotica e crudele che si fa chiamare Shinji Nishizono, che uccide il killer. Accusato dell'omicidio, Yosuke andra in carcere, ma un'ulteriore personalità si è fatta strada dalle profondità della sua mente, il freddo e intelligente Kazuhiko Amamiya.

Quando esce, Yosuke viene chiamato a lavorare per un'agenzia investigativa privata, gestita da Machi Isono, una brillante criminologa. Durante i successivi casi, Yosuke si trovera ad occuparsi ancora una volta di omicidi seriali caratterizzati da brutalità ed elementi inquietanti e scoprirà che i vari serial killer hanno tutti un codice a barre  "stampato" sull'occhio sinistro, una particolarità che lui stesso condivide. Pian piano sarà chiaro a Yosuke che le due personalità emerse di recente esistevano sin dalla sua infanzia. Inoltre, la personalità originale, dopo un po', soccomberà in favore di Shinji Nishizono.

Le indagini porteranno alla luce un complotto ordito dall'organizzazione Gakuso, responsabile dei codici a barre e dell'ondata di omicidi. A quanto pare, questa organizzazione può instillare nelle persone altre personalità con l'ingegneria genetica e che queste possano "trasmigrare" da una persona all'altra (come succederà a Yosuke che passerà la sua personalità chiamata Kazuhiko Amamiya alla sorella di Machi, Miwa). Il loro obbiettivo è ricreare la personalità dello scomparso Lucy Monostone (che, malgrado il nome, è un uomo), pop star americana e brutale assassino, che loro considerano il killer perfetto. Il gruppo Gakuso, può ricreare il suo corpo con l'ingegneria genetica, ma per averne l'esatta personalità devono "mettere insieme i pezzi", ovvero far fondere tra loro le diverse personalità omicide che hanno attecchito meglio nelle varie "cavie".

Un fumetto particolare, dalle atmosfere cupe e affascinanti, ma non per tutti: la quantità elevata di elementi grafici come sangue, nudità, gore e grottesco la qualifica come opera riservata al solo pubblico adulto. Lo stile di disegno è molto curato e ricorda a tratti quello di Death Note.

Curiosità: Takashi Miike ne ha tratto una miniserie per la tv.


Alla prossima
Faust VIII

martedì, ottobre 12, 2010

Trick or treat?



Eccomi di nuovo. Vi sono mancato? (ma con chi parli Faust? -Lasciami fare! E poi, chi saresti tu?)

Stavo pensando di fare qualche recensione di manga horror o horror/fantasy, visto che si avvicina Halloween (davvero sei diventato così conformista? -Oh, dove sono le mie medicine?). Qualche suggerimento?

#Pointless Fact of the Day: Il mostro che compare dietro Rob Zombie in questo video è il robot protagonista del serial per il cinema "The Phantom Creeps". Per saperne di più vi rimando qui.


Alla prossima
Faust VIII

lunedì, agosto 16, 2010

The Back Torn-Yaiba



Il titolo dice più o meno tutto. Una cosa interessante da sapere è che questa canzone è nella colonna sonora del film live action di Sakigake!! Otoko Juku. Mi piace perchè è rock al punto giusto, ma ha anche un'atmosfera molto "matsuri". In più ha dei cori che la rendono epica.


Alla prossima
Faust VIII

domenica, agosto 08, 2010

Coffee & TV

Sono arrivati due nuovi canali per gli amanti del Giappone. Più precisamente su Sky. Il primo è NHK World, la versione "international" della televisione di Stato giapponese, che potete trovare sul canale 533. A dire il vero, anche prima se si andava in "Altri Canali", si poteva selezionare JSTV (il sito in inglese è qui) : trattasi di una stazione che trasmette, per l'Europa, una grande varietà di programmi delle reti nipponiche, comprese le news della NHK, che sono l'unica cosa che si può vedere in chiaro. Per il resto della programmazione bisogna sottoscrivere un abbonamento a parte. La differenza con NHK World, però, è che su quest'ultima i contenuti sono in inglese. Oltre ai telegiornali, ci sono altre rubriche piuttosto interessanti, documentari e simili.

Se siete interessati agli anime, c'è MAN-GA, la seconda novità di casa Sky. Un canale che trasmette solo animazione giapponese, tra prime tv, grandi classici come Astro Boy, Rocky Joe e l'Uomo Tigre, senza dimenticare serie dalle tematiche più adulte come Black Jack, Gantz e Berserk.

Tutto pane per i nostri denti, in questa (fine) estate assolata!

Ecco i link ai siti dei due canali:

http://www.nhk.or.jp/nhkworld/

http://www.man-ga.it/


Alla prossima
Faust VIII

sabato, agosto 07, 2010

Bakuhatsu

Hiroshima, 6 agosto 1945 - 6 agosto 2010


Per non dimenticare





(foto via Unità, trovata in una galleria di immagini davvero toccanti)



Alla prossima
Faust VIII

venerdì, giugno 11, 2010

Journey's End

(Ho scelto questa copertina non perchè fosse l'ultima-almeno credo-ma perchè è bella :P)

Fullmetal Alchemist (il manga) è terminato col capitolo 108, Journey's End, un capitolo lungo più di cento pagine. Ho già dato un'occhiata in rete e devo dire che la conclusione mi è piaciuta.
Se vi apprestate ora a leggere questo manga, potreste trovare interessante la mia vecchia recensione.

Alla prossima
Faust VIII

sabato, maggio 29, 2010

You Can Play This!

Sapete cos'è il retrogaming? E' la passione, che qualcuno ha, di giocare e divertirsi con i vecchi giochi delle console che non sono più in commercio, come i giochi del NES e Super NES (Famicom e Super Famicom in Giappone). Vari possono essere i motivi: magari, sono giochi a cui si è affezionati perchè facevano parte della propria infanzia. O magari il gameplay era più lineare, ma non per questo i giochi erano più facili da portare a termine.
Non tutti i vecchi giochi giapponesi, all'epoca della loro uscita, sono stati importati in Occidente e in mezzo ad un mare di titoli ci sarebbero delle vere e proprie perle da riscoprire.
Le cartucce si possono sempre importare a prezzi abbastanza ragionevoli, ma come si può fare se si considera insormontabile la barriera linguistica?

A questo ci pensa Jew Wario, col suo You Can Play This!, uno show di recensioni dei giochi d'importazione giapponesi della "vecchia scuola", che segnala dei titoli interessanti e facilmente giocabili anche da chi non capisce la lingua.

Quest of Ki


Nazo no Murasame Jou


DSi Downloadable Games (questo non è proprio vecchia scuola, ma vabbè :P)


P.S. La sigla che usa nelle sue recensioni è Funk Fujiyama, dei Kome Kome Club



Alla prossima
Faust VIII

domenica, maggio 16, 2010

Kakkoi!


(via rrobe)

Incredibile! Un video molto ben fatto. Ci sono talmente tanti riferimenti nerd (per quanto riguarda i videogiochi, ma anche a livello di citazioni di cultura pop giapponese), che chi li individua tutti potrebbe essere incoronato "re degli otaku". E non so se sarebbe un bene o un male...


Alla prossima
Faust VIII

lunedì, aprile 05, 2010

Considerazioni dopo le regionali

Purtroppo, la serata al Paladozza non è bastata. Quasi tutto il nord è passato ai redneck della Lega, il Lazio ai fascisti e la Campania e la Calabria, rispettivamente, ai camorristi e agli 'ndranghetisti (e non sto semplificando, è così).

Si dà la colpa all'astensionismo, a Grillo, al Popolo Viola, all'antiberlusconismo.
E intanto una Chiesa con le spalle al muro per lo scandalo pedofilia, ha fatto pesare la sua influenza nel Lazio. E i leghisti Cota e Zaia, restituiscono il favore fatto dalla Santa Sede alla loro coalizione, dicendo che vieteranno la RU486 in Piemonte e Veneto.

Invece di cercare scuse, i "leader" della "sinistra" (le virgolette sono d'obbligo) dovrebbero ripensare il loro programma elettorale, ancora troppo simile a quello di Mr B. e a ritrovare un'identità di sinistra, magari non alleandosi col bel tenebroso Casini.

7 a 6. Che altro? Ah, si: Vendola ha vinto in Puglia, avendo capito che bisogna uscire dal framing berlusconiano, e provando a raccontare una storia diversa.

Speriamo ci sia più gente come lui, in futuro. Anche se, credo che un ricambio dei vertici, con gli elementi che abbiamo, sarà difficile.

Per il momento, consoliamoci con l'ultimo numero di ScaricaBile. (Spettacolo!)

Alla prossima,
Faust VIII

venerdì, marzo 26, 2010

Prove di una rivoluzione


L'evento di ieri al Paladozza di Bologna, Raiperunanotte, ha avuto un grande successo. Santoro dice che si è raggiunto il 13% di share, lo streaming su internet ha registrato più di 125 mila accessi contemporanei e c'è chi parla di record: il più seguito avvenimento in streaming nella storia del nostro Paese.

Una grande manifestazione per la libertà di stampa che ha in qualche modo annullato l'editto bulgaro, essendo presenti contemporaneamente lo stesso Santoro, Bice Biagi (che tiene viva la memoria di suo padre) e Daniele Luttazzi. Il quale ha fatto un monologo al vetriolo.

Questa è stata la dimostrazione che ora la censura si può combattere con mezzi più efficaci e che non sarà più possibile "silenziare" le opinioni avverse al governo e soprattutto, la rabbia del Paese reale, messo alle strette dal precariato e dalla crisi economica.

I punti più forti della serata sono stati, l'intervista a Monicelli






e, ovviamente, il monologo di Luttazzi

(parte 1)



(parte 2)


Monicelli mi ha colpito profondamente, con il suo discorso sulla necessità di una rivoluzione che possa combattere l'oscurantismo e la prepotenza, non solo di questo governo, ma del popolo italiano in generale. Un popolo disposto, da sempre, ad obbedire alla legge del più forte. Dobbiamo essere pronti a lottare contro questi disvalori ormai dominanti, per il nostro futuro.

"La speranza è una trappola inventata dai padroni".
Mario Monicelli


Alla prossima
Faust VIII

mercoledì, marzo 24, 2010

Conan il Rabarbaro/2

(copyright Ansa)

In quale Paese civile (perchè l'Italia, ovviamente, non è più un Paese civile) gli abitanti avrebbero assistito inermi a bestialità di queste proporzioni?

Via alle telefonate!

P. S. A quando le orge in Piazza Duomo?


Alla prossima
Faust VIII

martedì, marzo 23, 2010

Akira Kurosawa



Su suggerimento di Giangidoe, vorrei provare a dire qualcosa su Akira Kurosawa, essendo oggi il 100° anniversario della sua nascita.

Kurosawa (Oota, 23 marzo 1910-Setagaya, 6 settembre 1998) è stato un grande regista giapponese, forse il più conosciuto a livello mondiale, nonchè un grande innovatore, sia a livello delle trame, come sceneggiatore, sia a livello tecnico. Ad esempio, usando delle lenti particolari per riprendere dalla distanza, o usando più cineprese contemporaneamente, per non far capire agli attori quale apparecchio li stesse riprendendo. Questi accorgimenti avevano l'effetto di rendere più realistica l'interpretazione dell'attore, che non veniva distratto dal focalizzarsi sulla cinepresa che lo riprendeva e si immergeva maggiormente nel personaggio. Inoltre ha sperimentato col flashback e flashforward e inventato una tecnica per sfumare da una scena all'altra.

La produzione di Kurosawa si divide essenzialmente in jidai-geki (i film sull'epoca dei samurai) e film ambientati nell'epoca contemporanea. In Occidente è conosciuto maggiormente per il primo tipo di film: Rashoumon, che ha ottenuto il Leone d'Oro al Festival del Cinema di Venezia e l'oscar ad honorem come miglior film straniero; I Sette Samurai, forse il suo film più noto, che ha ispirato I Magnifici Sette; Yojinbou, che ha ispirato Sergio Leone per il suo Per Un Pugno di Dollari; La Fortezza Nascosta, che ha ispirato Star Wars.

Kurosawa ha trasposto delle opere di William Shakespeare, adattandole alla storia giapponese, come Ran, basato sul Re Lear e il Trono di Sangue, basato sul Macbeth. Inoltre ha adattato anche opere di scrittori russi, con film quali L'Idiota, tratto dal romanzo omonimo di Dostoevskij e i Bassifondi, tratto dall'opera di Maksim Gorkij. Dersu Uzala (che ha vinto l'Oscar come miglior film straniero) è tratto dai diari dell'esploratore Arsen'ev. In Barbarossa ci sono, poi, elementi presi da Umiliati e Offesi.

E' da segnalare anche Kagemusha, coprodotto da Francis Ford Coppola, che ha vinto la Palma D'Oro a Cannes. Inoltre, il regista ha ottenuto l'Oscar alla carriera nel 1990.

Suoi attori feticcio sono il grande Toshiro Mifune e Tatsuya Nakadai.

Che siano film in costume o film contemporanei, film noir o di denuncia sociale, Kurosawa si focalizzava sempre sull'aspetto dell'umanità che affronta le avversità e le sofferenze della vita con grande dignità. Lo stile semplice e spettacolare e l'alternanza di momenti tragici a momenti umoristici mutuati dal teatro Kabuki, hanno contribuito a creare un cinema epico, ma non retorico. A livello visuale, la meticolosità del regista nella realizzazione dell'impianto scenico e nel montaggio ha creato scene di incredibile forza estetica, soprattutto quando sono coinvolti gli elementi naturali (come ad esempio la scena delle battaglia finale sotto la pioggia battente ne I Sette Samurai).

Si potrebbe parlare per ore della filmografia di Kurosawa, ma per il momento, mi fermo qui, riservandomi il diritto di analizzarne alcuni film più nello specifico.


Alla prossima
Faust VIII

giovedì, marzo 11, 2010

Nuovo blog!

Oggi ho aperto un nuovo blog e mi farebbe piacere se gli deste un'occhiata. Si intitola Tea-room in the wasteland e parlerà soprattutto di cultura British, satira e comicità in lingua inglese, ma anche di politica e altre amenità.
Fateci un giro!




Alla prossima
Faust VIII

mercoledì, marzo 03, 2010

Aoki Dokugan



Oggi niente recensione, ma vi lascio con l'ultimo singolo degli Onmyouza, Aoki Dokugan, un brano dedicato al famoso daimyou Date Masamune.


Ja ne!
Faust VIII

sabato, febbraio 27, 2010

Un Paese antiaderente

Pensavo ci sarebbe stato un limite. Credevo che gli scandali, uno dietro l'altro come le perle in una collana, sarebbero stati abbastanza. Immaginavo che qualcuno avrebbe detto un secco no a questo andazzo. Qualcuno nel governo. Qualcuno nell'opposizione. Qualcuno con un minimo di senso dello Stato o dell'onesta. O al limite, della vergogna. Niente di tutto questo. Evidentemente, immaginavo male.

Gli scandali sessuali del Premier. Il suo conflitto di interessi. I suoi processi per corruzione. La tangente dell'assessore a Milano. Il precariato di massa. Il razzismo osceno e criminale della Lega. La persecuzione degli extracomunitari a Rosarno. L'informazione serva del TG1 e TG2. Le speculazioni fatte sulla pelle degli abitanti de L'Aquila. Le risate sulla gente che muore. Gli appalti e i favori scambiati fra il capo della Protezione Civile e gli imprenditori suoi amici. L'elogio di Craxi. L'affossamento della giustizia. Della scuola. Dello stato sociale. La guerra servile e coloniale in Afghanistan e Iraq. Lo scandalo del riciclaggio di denaro operato dal creatore di Fastweb e da un senatore del PDL eletto con i voti della 'ndrangheta. Lo sversamento di 5000 tonnellate di olii industriali nel Lambro: disastro naturale con il silenzio dei media.

No, non è la società dei magnaccioni. Non è "ciascuno pensa al suo orticello". Non è il "muro di gomma". No. L'Italia è un Paese antiaderente.
Qui si "sopporta la cottura". Ad ogni costo. Il governo, qualunque cosa succeda, "va avanti".
Se una parte si brucia (cioè viene scoperto un altarino), viene subito rimossa e si abbassa la fiamma. Il resto continua a cuocere come ci si aspetta. Al limite, se è coinvolto un pezzo importante, si versa un po' d'acqua per non farlo bruciare (si "annacqua tutto" a livello mediatico). Fino alla fine della cottura. Nessuno si lamenta col Capocuoco, dicendogli che ci ha dato da mangiare delle roba avariata. E che nessuna spezia può coprire del tutto il sapore di rancido.

Ma la cosa più grave è che la morale degli italiani è diventata (o è sempre stata) antiaderente. Anche ad alte temperature, niente la infiamma, niente si attacca. Succedono le cose più terribili e a nessuno sembra importare. Un menefreghismo inossidabile. Un'apatia d'acciaio. Devono essere fieri di loro stessi. Come deve essere fiera una certa persona, che dopo anni di pubblicità delle sue televisioni ha fatto diventare gli italiani uguali alle pentole di Mastrota.


Alla prossima
Faust VIII

Inu Yasha

Tokyo. Kagome Higurashi, studentessa liceale, vive con la sua famiglia in un tempio Shinto, del quale suo nonno è il sacerdote. Per cercare di recuperare il suo gatto, Kagome entra nel santuario, in un'area di solito chiusa, dove c'è un antico pozzo. All'improvviso il pozzo si apre e la ragazza viene trascinata dentro da qualcosa, un essere mostruoso mezzo donna e mezzo millepiedi. La caduta sembra interminabile, ma Kagome riesce in qualche modo a respingere la creatura, che sparisce. Quando tocca terra, la giovane studentessa tenta subito di risalire, ma, una volta uscita, non riesce a riconoscere il posto in cui si trova. Non è più al tempio, ma in mezzo ad una radura. Camminando arriva ad un villaggio dall'aria antica e presto si rende conto di essere nel passato, nell'Epoca Sengoku, per la precisione.

Si tratta di un'epoca buia della storia giapponese, un epoca di lotte intestine, di scontri fra i vari feudatari, i daimyou, che combattevano per la supremazia e per il dominio della loro casata sul Paese. I continui spargimenti di sangue attiravano cattivo karma e facevano uscire allo scoperto gli youkai, le creature soprannaturali del folklore, come la donna-millepiedi che aveva attaccato Kagome.

Kagome al villaggio conosce Kaede, anziana miko (sacerdotessa shintoista), che la aiuta perchè lei sembra il ritratto di sua sorella Kikyou, anch'essa sacerdotessa, morta 50 anni prima. Le spiega che il pozzo da cui è uscita è il Pozzo Divora-Ossa, che è dove gli abitanti del villaggio gettano i cadaveri dei demoni che hanno ucciso, per prevenire che il villaggio venga contaminato dall'aura maligna.

Di notte, la donna-millepiedi attacca di nuova Kagome, che scappa nei boschi e trova un ragazzo dai lunghi capelli e con delle strane orecchie che è stato trafitto da una freccia e per mezzo di essa è attaccato ad un albero. Il ragazzo, che si chiama Inu Yasha, dice che se lei riuscirà a liberarlo la aiuterà a difendersi dal mostro. La ragazza riesce ad estrarre la freccia e Inu Yasha, un hanyou (figlio di uno youkai e di una donna umana e perciò dotato di poteri) mezzo uomo e mezzo cane, attacca il mostro. Questo, però, colpisce Kagome, dal cui fianco ferito esce una sfera viola. La creatura mirava a quella e, impossessatasene, diventa sempre più forte, ma Inu Yasha riesce ad ucciderla e Kaede recupera la sfera. Questo oggetto è la Sfera dei Quattro Spiriti (Shikon no Tama), la cui proprietà è quella di aumentare a dismisura i poteri degli youkai e si scopre che anche Inu Yasha, 50 anni prima, aveva tentato di impossessarsene per diventare uno youkai completo. Per questo era stato sigillato ad un albero da Kikyou, che era la guardiana del potente oggetto.

Allora perchè la sfera era nel corpo di Kagome? In punto di morte Kikyou ordino che la sfera fosse bruciata col suo corpo, in modo da portarla con lei nell'aldila, per evitare che esseri malvagi se ne impossessassero. Kagome è la reincarnazione di Kikyou e quindi, quando l'anima della sacerdotessa ha avuto di nuovo un corpo, la sfera l'ha seguita, tornando nel mondo dei vivi.
Perciò, dopo aver messo attorno al collo di Inu Yasha una collana sacra che lo può immobilizzare con un comando di Kagome (osuwari, cioè "a cuccia!"), Kaede affida la sfera alla ragazza, appunto in quanto reincarnazione di Kikyou e quindi l'unica che può purificare e proteggera la sfera dagli attacchi degli youkai che sono attirati dalla sua aura.

In seguito, per uno sfortunato incidente, la sfera va in frantumi, che si sparpagliano in tutte le direzioni e Kagome fa un patto con Inu Yasha: mettere da parte le divergenze per un obbiettivo comune, rimettere insieme i pezzi della sfera. Purtroppo però, anche i singoli pezzi potenziano gli youkai e i due dovranno affrontarne molti per riprenderseli. Pian piano a loro si uniscono altri personaggi: il piccolo Shippou, cucciolo di youkai volpe; Miroku, un monaco buddista donnaiolo, vittima di una maledizione; Sango, sterminatrice di youkai, dal triste passato. Ma troveranno sulla strada anche dei potenti nemici, come Sesshoumaru, fratello di Inuyasha e youkai completo; Kikyou, tornata in vita con un incantesimo e che prova rancore per Inu Yasha; e soprattutto Naraku, un hanyou malvagio, nato dalla fusione di un enorme sciame di youkai inferiori e l'anima corrotta di un bandito, che ha la capacità di assorbire dentro di sè altri youkai per aumentare enormemente il suo potere.

Naraku sarà il loro avversario più temibile, visto il suo intento di corrompere la sfera facendole assorbire molta negatività, aumentandone così il potere, potere che gli servirà per diventare lo youkai più forte di tutti e dominare su tutto il Paese. Egli si rivela un macchiavellico manipolatore, che usa le debolezze di tutti i protagonisti per mandare avanti il suo piano. Di solito agisce nelle retrovie mandando avanti i saimyousho, le vespe infernali, e le sue emanazioni: esseri che plasma dalle parti di youkai contenute nel suo corpo e che quindi sono parte di lui, dotati ognuno di un potere specifico (ad esempio Kagura, che controlla il vento o sua sorella Kanna, che assorbe le anime dei viventi nel suo specchio).

Il viaggio del gruppo di Inu Yasha sarà lungo e pericoloso e non mancheranno nella trama intrecci amorosi, tradimenti, colpi di scena e battaglie cruente.

La storia è raccontata con la maestria di Rumiko Takahashi ed anche dal punto di vista grafico l'esperienza accumulata negli anni dalla "Principessa dei manga" si vede tutta. E per quanto ad un certo punto, la serie sia andata un po' per le lunghe, merita tutto il successo che ha avuto.
A me è piaciuta molto perchè ci ha mostrato l'atmosfera del periodo Sengoku "arricchita" degli elementi folkloristici e mitici che animano l'immaginario giapponese. La lista delle creature fantastiche incontrate nel corso del manga è lunghissima e non sfigura vicino a "mostri sacri" del calibro di Ge Ge Ge no Kitarou.


Alla prossima
Faust VIII

lunedì, febbraio 08, 2010

Il post non-post

Al momento non ho tempo/voglia di mettermi a scrivere un nuovo post, perchè verrebbe una schifezza. Perciò anch'io provo a cimentarmi in questo nuovo genere letterario del "post non-post" inventato da Prefe e vi rimando al suo ottimo blog per farvi due risate.
Al prossimo aggiornamento.



Faust VIII

domenica, gennaio 31, 2010

Bring it On Home!

Questo gioco sarebbe da comprare anche solo per questa chicca:




Led Zeppelin-Bring it On Home




Alla prossima
Faust VIII

lunedì, gennaio 25, 2010

Postilla

Per concludere il ragionamento del precedente post, volevo solo aggiungere due piccole riflessioni:

1) Ci sono sempre i teatri- Qualcuno potra dire che i teatri sono ancora posti dove si può godere di un intrattenimento intelligente. Dipende. Ultimamente i teatri appartengono a fondazioni, spesso legati alla politica locale, e se si è invisi a quel politico/coalizione/partito spesso non ti fanno portare lo spettacolo, mettendo al tuo posto gente da lui/loro raccomandata. Questa situazione si aggrava sempre di più. Inoltre come ricorda Paolo Rossi, i giovani attori, vengono costantemente scoraggiati dal fatto che si tagliano i fondi allo spettacolo e che non conviene parlare di certi temi. Questa è la censura peggiore, perchè rischiamo una generazione di talenti inespressi per colpa delle convenienze politiche.

2) Bisogna dare al pubblico ciò che vuole- Come al solito, anche qui logiche di mercato. Per cercare di arrivare al pubblico più ampio possibile (a cui vendere la pubblicità), si devono realizzare programmi semplici, che puntino il grandangolo sulle emozioni, provocate apposta dalla produzione degli stessi programmi. Una specie di emotion porn, insomma. Reality(tra l'altro una parola che nella realtà indica il suo contrario...cos'è, 1984?), giochi a premi sono ciò che domina i palinsesti, perchè "piacciono alla gggente!". Ma come fa un produttore a sapere cosa piace a tutti?
Condannare il pubblico alla visione di queste pappine omogeneizzate, mostra un grande disprezzo nei suoi confronti. Se si avesse più stima del proprio pubblico, si oserebbe nel proporre un'idea nuova, un programma o una fiction con dialoghi brillanti e qualche messaggio o qualcosa da comunicare e si verrebbe ripagati, perchè ci sono molte persone che non aspettano altro. E poi, come diceva qualcuno, "bisogna dare al pubblico non quello che vuole, ma quello che ancora non sa di volere".


Alla prossima
Faust VIII

domenica, gennaio 24, 2010

La moderna estinzione della cultura

"Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza."

Dante Alighieri, Divina Commedia, Ventiseiesimo canto dell'Inferno





Per parafrasare Gaber, la situazione culturale non è buona. La scuola viene rasa al suolo per via dei tagli: degli stipendi degli insegnanti, delle risorse, delle materie. Conoscere la geografia è un'optional ora che c'è internet, i palmari, i navigatori satellitari. L'economia è l'unica cosa che conta in un mondo diventato mercato. Un economia che assorbe anche la politica, l'associazionismo, la vita delle persone: esse sono cifre su uno schermo, cose di poco conto, sacrificabili.

La televisione è un deserto di pixel vuoti, che non offre la benchè minima riflessione. Telegiornali che occultano notizie, sostituendole con sceneggiate sui saldi o sulle fiere gastronomiche; programmi di approfondimento dominati da politici urlatori, che si parlano addosso e non cambiano nulla; vecchi e nuovi film superficiali ; quiz al cui confronto, i test sugli scimpanzè sono un fine esercizio di intelligenza; programmi comici placebo, che inseguono la risata di stomaco e contribuiscono ad accettare lo status quo. La satira, bestia pulciosa, è bandita. E' bandito anche un qualsiasi programma che apra uno spiraglio tra il sistema di pensiero A e il sistema di pensiero B.

Al cinema sbancano i blockbuster con effetti speciali a mille o i film stile "Natale a...". Si festeggia il successo di questi titoli come la manna dal cielo. Fanno girare l'economia. Questo è l'importante. E poi si dice "La gente almeno va al cinema". Questo mi ricorda il discorso che fanno quelli che dicono che è un bene che i giovani leggano i libri della Meyer, perchè almeno leggono qualcosa. Non sono d'accordo. E' come dire che basta nutrirsi: non conta se io mangi un buon pasto completo, preparato con ingredienti freschi o se mangi solo della melassa, mi sarò comunque nutrito. Solo che nel secondo caso starò male. Bisogna pensare, dunque, ai danni.
I danni a lungo termine che questo appiattimento culturale produce. L'italiano medio è legato ad un sistema di valori retrivi ed è portato a tentare di realizzare dei sogni altrettanto mediocri: la ricchezza ad ogni costo, avere tante donne, il SUV, le vacanze nelle località esclusive. Hanno Berlusconi come modello e sognano di diventare come lui. Sognano di diventare delle macchiette viventi.

La cultura non viene vista più come la via dell'emancipazione sociale, in un sistema dominato dalle raccomandazioni e dalle conoscenze e neanche come valore in sè, come la gemma che serve ad illuminare vite altrimenti grigie.
E' necessario che si torni a dare importanza alla cultura, all'arte, al bello, a tutto ciò che rende la vita un'esperienza profonda e che ci salva da un arido nichilismo. Tra i valori da recuperare assolutamente, per sperare nel futuro, c'è questa curiosità, questa tensione verso l'infinito, che è il bisogno di conoscenza.


Alla prossima
Faust VIII